mercoledì 20 ottobre 2010

- IL RITRATTO MISTERIOSO - 2010 - acrilico su cartone -

1 commento:

  1. Stranamente in quei giorni non avevo voglia di dipingere e quindi stavo lontano dallo studio...faceva caldo e l'estate si mostrava fiera nella sua potenza.Mi sentivo strano,come se dovessi fare qualcosa ma tutto quello che incominciavo finiva per essere lasciato a mezza strada,senza fine...sospeso.Non sapendo come uscire da questo blocco mentale(non riuscire a compiere qualcosa che mi soddisfa e' una delle mie dannazioni),andai all'aperto e guardando la porta dello studio mi sentii improvvisamente meglio,stavo fiutando qualcosa che mi piaceva,che mi avrebbe liberato da questo blocco. La aprii velocemente e guardandomi attorno vidi quello che ero diventato attraverso tutti i miei disegni,le tele e ogni piccola cosa che li' dentro testimoniava il mio passaggio.Provavo una sensazione di smarrimento,era come se quello che osservavo si staccava dalla mia coscienza,come se brandelli di emozioni si fossero sgretolati da me per volare tra quelle immagini.Guardai lo sguardo dolce dei cani e automaticamente presi un pezzo di cartone blu,lo scrutai per un attimo e preparai subito i pennelli e il colore.Mi sentivo improvvisamente verso la via di uscita,non pensavo a niente,ero completamente preso da quell'azione:METTERE SU CARTA QUELLO CHE DALLE MANI E CHI SA DA DOVE ARRIVAVA.La mano comincio' ad andare da sola e in pochi attimi sul foglio era comparso un volto che a differenza delle altre volte sembrava non appartenere al mio immaginario,un volto sconosciuto all'apparenza ma che nascondeva una sensazione strana,nuova.Lo guardai meglio,ne ero soddisfatto...lo rimisi sul cavalletto e uscii all'aria aperta con la consapevolezza di essere sazio,libero per il momento da ogni condizionamento.Andai sul prato dietro lo studio,mi stesi supino e circondato dalla gioia dei 3 bassotti mi persi nell'azzurro del cielo.PS:QUEL GIORNO ERA IL 4 AGOSTO E ALL'INDOMANI MATTINA RICEVETTI UNA MAIL DA UN UOMO CHE NON VEDEVO,NE SENTIVO DA 30 ANNI MA CHE AVEVO AVUTO SEMPRE NEL CUORE.

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